UNI 11673 e UNI 10818: requisiti e responsabilità per serramentisti
- 21 Marzo 2023
- E-Lab Formazione
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Sei un posatore e stai cercando di capire la normativa senza troppi giri di parole? Questa guida ripercorre i principali punti di riferimento per i posatori di serramenti e ti permette di afferrare il concetto in modo più semplice!
La normativa e la posa certificata
Installare correttamente infissi e serramenti è fondamentale per far sì che durino nel tempo e che le prestazioni non siano compromesse. La presenza di determinati errori di montaggio potrebbe compromettere la sicurezza della struttura e l’isolamento sia termico che acustico dell’edificio.
Sebbene si parli spesso di “posa certificata”, in realtà il concetto di certificazione non si riferisce alla posa in sé, quanto piuttosto alla certificazione del posatore, secondo la norma UNI 11673.
La norma UNI 11673 si suddivide in 4 parti:
- Gli standard di progettazione della posa in opera dei serramenti
- I requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore
- Requisiti minimi per l’erogazione di corsi di istruzione e formazione non formale per installatori/posatori di serramenti
- Requisiti e criteri di verifica dell’esecuzione
Il valore della certificazione del posatore di serramenti
La certificazione non è obbligatoria ma ha ugualmente un valore importante, in particolare per ciò che riguarda la risoluzione delle controversie.
Inoltre, con il Decreto CAM 2022, la norma UNI 11673 è stata inserita come riferimento per il riconoscimento di punteggi premianti per i posatori qualificati secondo UNI.
Oltre a specificare i requisiti e le abilità del posatore, la UNI delinea tre figure specializzate: posatore Junior, Senior e Caposquadra.
Ognuna delle figure certificate è rappresentata da dettagliati requisiti di accesso, con tipologie di valutazione differenti e, di conseguenza, compiti più o meno ampi, a seconda del livello di responsabilità.
Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio di dare un’occhiata qui!
UNI 11673-1: Requisiti e criteri di verifica della progettazione
La prima parte della norma UNI 11673 è focalizzata sugli standard della progettazione della posa dei serramenti, a partire dalle tecniche di progettazione fino a definire le caratteristiche dei materiali e le soluzioni per determinate situazioni di criticità.
Grazie alla norma, la posa in opera dei serramenti ha una definizione concreta in quanto definisce chiaramente i metodi di verifica e le indicazioni progettuali.
Come già anticipato in precedenza, la norma non è obbligatoria, sebbene risulti necessaria per realizzare la posa del serramento con prestazioni elevate.
Questa prima parte della norma si rivolge:
- ai posatori, per i quali è importante comprendere l’importanza di scegliere i materiali adeguati e i metodi di installazione più pertinenti
- ai progettisti, che si occupano di progettare un sistema di posa realizzato su misura
- ai produttori, responsabili di fornire le istruzioni adeguate al montaggio corretto del serramento.
Nelle situazioni in cui la figura del progettista è assente, la responsabilità ricade, per determinati aspetti, sul posatore.
In ogni caso, i ruoli e le responsabilità devono essere individuate e messe per iscritto durante la stipula del contratto. A definire la questione è la UNI 10818, utile per la definizione dei compiti e dei ruoli tra le parti, nella gestione di una commessa.
I requisiti del giunto di posa
A partire dalla sezione 5 della norma UNI 11673-1, si dà il via alle indicazioni di carattere progettuale sulla corretta posa in opera dei serramenti, prima di tutto riguardo le caratteristiche del giunto di posa.
Quest’ultimo deve risolvere specifiche problematiche, elencate di seguito.
Isolamento
- termico: evitare dispersioni di calore, oltre alla formazione di muffa o condensa. È bene fare attenzione alla tipologia di materiale utilizzato, alle caratteristiche dei componenti e al posizionamento del serramento.
- acustico: è fondamentale garantire le prestazioni di isolamento termico dichiarate dal produttore: ciò comporta la scelta di materiali di sigillatura con alti valori di prestazione acustica e la realizzazione del giunto con dimensioni adeguate a isolare i rumori.
Infiltrazioni
- d’aria: il valore di riferimento è la tenuta all’aria del giunto. Questo si traduce nella realizzazione della sigillatura del serramento compatta, senza alcuna interruzione o parte che permetta il passaggio dell’aria. Gli stessi materiali utilizzati per la sigillatura devono rispettare i requisiti normativi definiti dalla EN 12114.
- d’acqua: in questo caso, il giunto esterno deve garantire la continuità lungo tutto il serramento e deve essere sigillato con materiali impermeabili, sia all’acqua battente che all’acqua stagnante.
Resistenza meccanica
Si tratta di verificare che il serramento sia in grado di combattere la pressione del vento, resistere a eventuali carichi, nonché sopportare il peso del serramento stesso e i movimenti di apertura e chiusura delle ante. Particolarmente importante, inoltre, è la resistenza alla pressione molto forte e ai possibili tentativi di effrazione.
Durabilità e manutenibilità
La posa del serramento deve garantire che le caratteristiche dichiarate dal produttore rimangano a livelli accettabili per la durata dichiarata in fase di realizzazione. Ne consegue che l’usura dei componenti sia, per quanto possibile, salvaguardata tramite adeguate accortezze di protezione.
Composti organici volatili (VOC) indoor e sostenibilità
Tale valore fa riferimento al rischio di inquinamento e tossicità prodotto dai serramenti e dannoso per coloro che vivono a contatto con tali strutture. I valori dei materiali e dei componenti devono essere dichiarati nella scheda tecnica e devono rispettare i limiti imposti dalla norma UNI EN ISO 16000.
Traspirabilità del giunto
I giunti devono poter limitare l’ingresso di aria umida e, al contempo, garantire la fuoriuscita del vapore interno per evitare la condensa. La norma UNI fornisce indicazioni precise riguardo la corretta realizzazione dei giunti.
I requisiti dei materiali utilizzati
La seconda parte della Norma UNI 11673-1 fa riferimento alle caratteristiche dei materiali necessari per la sigillatura, l’isolamento e il riempimento del giunto.
Ognuno di questi materiali deve rispettare determinati valori, in base alla sua posizione e alla sua funzione.
I nastri, ad esempio, devono possedere determinati indici di:
- Permeabilità all’aria
- Tenuta alla pioggia battente
- Traspirabilità al vapore
- Resistenza alla variazione di temperatura
- Isolamento termico e acustico
Il nastro autoespandente si applica sulla battuta e, secondo normativa, deve essere particolarmente traspirante, isolante sia termicamente che acusticamente e impermeabile.
Il nastro autoespandente multifunzione, invece, viene utilizzato tra telaio e controtelaio. A differenza della prima tipologia, questo tipo di nastri è detto “multifunzionale” in quanto è in grado di fornire un buon isolamento e una buona tenuta sia sul piano esterno che su quello mediano e interno.
Diversa è la questione relativa alle membrane e alle pellicole. In questo caso, infatti, la norma fa unicamente riferimento alla permeabilità del vapore, che varia a seconda della direzione (interna o esterna) del piano funzionale. Solitamente vengono applicate nel giunto primario e servono a limitare il passaggio di aria, vapore e acqua.
Quando si ha a che fare con le schiume, i criteri di funzionalità riguardano principalmente l’elasticità e la perdita di volume del materiale.
Attenzione, per poter maneggiare queste tipologie di materiali contenenti polimeri diisocianati, è obbligatorio ricevere una formazione adeguata entro il 24 agosto 2023. Vedi qui per maggiori informazioni.
Per quanto riguarda i sigillanti, si fa riferimento alle varie tipologie di prodotto: poliuretanico, polisolfurico, acrilico, acetico o butilico o l’innovativo MS Polimero.
Secondo la normativa, i sigillanti devono avere:
- Resistenza al flusso: la capacità del silicone ad essere fissato senza colature.
- Proprietà adesive: la garanzia che il prodotto non subisca difetti di adesione a seguito di ripetuti cicli di compressione ed estensione
- Proprietà a trazione: misura la resistenza all’allungamento
- Proprietà a trazione in condizioni di estensione mantenuta: è la tendenza del silicone a staccarsi dai bordi dopo averlo tenuto per un certo periodo in estensione.
- Recupero elastico: la capacità di un cordolo di ritornare alle dimensioni iniziali a seguito di allungamento.
- Perdita di volume – ritiro: è la tendenza del silicone a ridurre il suo volume durante l’essiccazione.
- Compatibilità con tutte le superfici materiali che si possono trovare intorno al serramento.
Prestazioni degli accessori e componenti con appendici
L’ultima sezione della norma UNI 11673-1 si concentra sulle prestazioni dei componenti e sulla verifica della corretta progettazione e posa in opera in modo da garantire trasmittanza termica e isolamento acustico.
In aggiunta, la norma presenta 3 appendici relative a:
- informazioni specifiche utili per il calcolo del ponte termico
- indicazioni per il montaggio di serramenti in sostituzione a infissi già esistenti
- requisiti dei materiali, in particolare i nastri.
Le situazioni di criticità per la sostituzione dei serramenti
Ad oggi, la maggior parte dei lavori di posa dei serramenti riguarda la sostituzione di vecchi infissi, piuttosto che la loro prima installazione.
Questa risulta essere una situazione delicata in quanto solitamente non è prevista la figura del progettista; di conseguenza, la responsabilità ricade su colui che si occupa della posa dei serramenti.
Il posatore, quindi, deve essere in grado di verificare la qualità del lavoro svolto ed eventualmente, di proporre suggerimenti o indicazioni utili a intervenire sulle problematiche che potrebbero nascere.
Le criticità possono essere legate a diverse prospettive.
Nel caso in cui il problema sia relativo alla resistenza meccanica, si potrebbe trattare di difficoltà a rilevare la solidità del muro o del telaio pre-esistente.
Diversamente, il posatore potrebbe trovarsi davanti a davanzali, soglie e controtelai realizzati con materiali termoconduttori, oppure a buchi tra il serramento e il muro: in questi casi le criticità sono legate all’isolamento termico.
Se, invece, il problema riguarda la sigillatura, l’installatore potrebbe trovarsi davanti a fessure tra la parete e il telaio già in posa, scatenando possibili problemi di tenuta nei confronti dei vari agenti atmosferici.
Infine, l’ultima tipologia di criticità possono riguardare gli accessori, ad esempio la presenza del cassonetto senza possibilità di sostituzione.
UNI 11673-2: i requisiti dei posatori
La UNI 11673-2 si focalizza sulla figura dei posatori di serramenti e più in particolare su requisiti e competenze che devono avere per ottenere la certificazione.
È in questa sezione che la norma suddivide la figura del posatore in 3 livelli con responsabilità e ruoli differenti:
- posatore junior
- posatore senior
- posatore caposquadra
Ognuna di queste figure, per ottenere la qualifica secondo UNI deve superare prove di natura pratica, scritta e orale.
Ciò non può che rappresentare un vantaggio in termini di qualità per i clienti.
Potrai garantire ai tuoi clienti un lavoro fatto bene e la consapevolezza che i serramenti installati da te possano durare nel tempo secondo le prestazioni definite dal produttore.
I vantaggi per il cliente finale
L’ottenimento del Patentino di posatore serramenti secondo UNI 11673 prevede un processo piuttosto rigido, per cui ogni posatore, per ottenere la qualifica deve superare test pratici teorici e deve rispettare tutti i pre-requisiti.
Clicca qui per maggiori approfondimenti a riguardo.
La qualifica deve necessariamente essere erogata da un Ente di Certificazione certificato da Accredia, il quale deve assicurarsi che il posatore provveda al mantenimento annuale del Patentino e all’aggiornamento ogni 5 anni per un totale di 16 ore di formazione aggiornata nel corso di questi 5 anni.
Tutto ciò sta ad indicare che il percorso svolto dal posatore certificato prevede un’adeguata preparazione e il superamento degli esami di valutazione.
Ciò si traduce, per i clienti che decidono di affidarsi a installatori qualificati, nella consapevolezza di far riferimento a tecnici in grado di effettuare la posa del serramento a norma di legge, in maniera corretta.
A quali tipologie di serramenti si applica la norma?
La norma UNI 11673-2 fa riferimento a:
- finestre e porte esterne pedonali ad esclusione delle finestre da tetto (UNI EN 14351-1)
- porte interne pedonali (UNI EN 14351-2)
- chiusure oscuranti (UNI EN 13659)
- chiusure oscuranti (UNI EN 13561)
Questa parte della norma, dunque, si rivolge a tutti gli operatori che si occupano della posa in opera di serramenti, siano essi ad azione manuale o motorizzati, in edifici di nuova costruzione ed esistenti.
UNI 11673-3: la formazione adeguata per i serramentisti
Grazie alla UNI 11673-3, sono stati delineati tutti i requisiti obbligatori per poter erogare corsi di formazione secondo normativa.
Ad esempio:
- è stata fissata una durata minima dei corsi, in relazione alla figura da qualificare;
- sono state definite le caratteristiche e gli argomenti che si affrontano durante la formazione (suddivisa in due parti: una teorica e una pratica).
Mentre il posatore Senior si occupa dell’analisi del cantiere, della preparazione dei materiali e della posa in opera dei serramenti, il posatore Caposquadra deve anche possedere conoscenze e competenze di carattere progettuale.
La definizione accurata di ogni aspetto dei corsi formativi permette di garantire a coloro che vogliono ottenere la qualifica, standard elevati di formazione.
L’importanza di questa norma, dunque, sta nel garantire ai clienti la realizzazione di progetti di alta qualità da parte di personale certificato, dato che un gran numero di criticità legate ai serramenti spesso provengono da un’errata installazione.
UNI 11673-4 per la valutazione del lavoro svolto
Pubblicata nel 2021, la quarta e ultima parte della norma esplicita tutti i metodi e le strumentazioni necessarie per verificare la corretta installazione del serramento.
La norma specifica varie tipologie di verifiche, con relativi strumenti e metodi di valutazione, ossia:
- La tenuta all’acqua, in particolare la capacità a resistere all’azione della pioggia e del vento.
- La permeabilità all’aria: si tratta del cosiddetto “Blower door test” per cui, per mezzo di un macchinario apposito, si esegue un test per valutare la tenuta del serramento e il suo grado di ermeticità.
- L’isolamento termico e acustico: nel primo caso si ricorre alla termografia con strumenti appositi; nel secondo caso, invece, si fa riferimento al valore Rw ed è necessaria la figura di un tecnico specializzato in acustica.
- Traspirabilità dei giunti e Comportamento Igrometrico, tramite foto e documentazioni pertinenti.
- La durabilità e manutenibilità
- La resistenza meccanica al carico, ossia la capacità dei serramenti di resistere alla pressione del vento.
La qualità del serramento montato deriva non solo dalle caratteristiche proprie del prodotto, ma soprattutto dalla qualità della posa.
Sei interessato ad ottenere il Patentino UNI 11673?
UNI 10818: i ruoli e le responsabilità del posatore
La norma UNI 11673 è di primaria importanza per i serramentisti, in quanto definisce le competenze e le responsabilità di tutti gli attori che ruotano intorno al serramento, dalla produzione fino alla posa e manutenzione.
La norma, infatti, si rivolge a produttori, progettisti, direttori dei lavori, costruttori edili e posatori/installatori.
Come la UNI 11673, anche la UNI 10818 è di tipo volontario. Ciononostante, nel caso in cui venga inserita nel contratto, diventa obbligatoria.
Normalmente, nel contratto tra fornitore e posatore c’è un accordo sottoscritto da entrambe le parti, anche detto contratto tecnico, che specifica le modalità di posa.
Le indicazioni di tipo tecnico qui inserite devono essere obbligatoriamente rispettate dal posatore.
Per ogni progetto di posa, dunque, tutti gli attori devono interfacciarsi tra loro e fornire le indicazioni necessarie a dare qualità alla posa del serramento.
Il progettista, ad esempio, deve effettuare una progettazione tenendo conto di tutte le criticità che potrebbero sorgere o che già esistono.
Per fare ciò deve interfacciarsi con il produttore, il quale è in grado di fornire tutte le istruzioni necessarie a mantenere le prestazioni del prodotto e verificare che queste siano rispettate durante il processo di posa.
Nel momento della posa, l’installatore verifica che tutti i prodotti, i componenti e i materiali siano presenti e corrispondano a quanto stabilito da contratto.
Il posatore deve, inoltre, collaborare con il direttore dei lavori per valutare che l’immobile su si svolge l’intervento sia adeguato alla posa, tenendo conto di tutti gli elementi architettonici presenti.
Prima di effettuare la scelta dei materiali e la posa dei serramenti, è fondamentale tenere conto anche delle caratteristiche termiche della zona geografica e dell’immobile, al fine di evitare futuri problemi di muffa e umidità.
Conclusioni
La norma UNI 11673 e UNI 10818 rappresentano due importanti strumenti per i posatori di serramenti.
L’applicazione congiunta delle due norme è fondamentale per garantire la sicurezza dei posatori di serramenti e dei clienti. Grazie alle linee guida previste dalla UNI 11673, è possibile individuare le giuste soluzioni ai problemi e agli errori più comuni che i posatori si trovano ad affrontare.
Allo stesso tempo, la norma UNI 10818 garantisce l’adeguata ripartizione delle responsabilità, a partire dalla produzione del serramento sino alla sua installazione, riducendo eventuali controversie che potrebbero nascere.
In conclusione, dunque, la loro applicazione contribuisce a migliorare la qualità del lavoro e a prevenire conflitti, rendendo il settore dei serramenti più sicuro e qualificato.