Un recente sondaggio condotto da Context su un campione di 2500 consumatori in Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Italia, rivela che solo il 5,4% degli intervistati italiani immagina di avere una casa intelligente già dal 2016 mentre in Paesi come la Germania questa percentuale è pari al 22,8%.
Questi dati relativi al nostro Paese tuttavia non pregiudicano una crescita del settore nei prossimi anni: molte tecnologie che hanno faticato a prendere il via oggi sono più che affermate. Basti pensare all’e-commerce, un fenomeno ai suoi inizi ritenuto di scarso appeal che oggi è più che affermato.
Ruolo centrale in questa crescita è stato rivestito dai retailer che si sono accorti del fenomeno e hanno saputo come sfruttarlo anche a loro vantaggio.
Secondo l’indagine Context, sono i retailer i principali veicoli della conoscenza della casa intelligente, attraverso negozi e siti. I Paesi oggetto della ricerca hanno confermato il loro buono lavoro in comunicazione, soprattutto a scopo informativo.
Anche per quanto riguarda l’Italia, il sondaggio rivela il ruolo chiave dei rivenditori specializzati in elettrodomestici ed elettronica di consumo: su di loro gli italiani ripongono la massima fiducia per ottenere informazioni e installare prodotti di domotica.
Ma chi sono gli acquirenti? Sono le donne, soprattutto, a essere più propense alla casa intelligente. Il 100% delle donne intervistate, infatti, ha risposto affermativamente alla domanda se fossero interessate a spendere fino a 5mila euro per rendere la propria casa smart.
Tra i vantaggi che gli italiani riconoscono, si posiziona al primo posto il comfort, che segna un 33,4% di preferenze: rientrare a casa e trovare un ambiente perfettamente accogliente o la cena cotta a puntino in forno, rappresentano benefit di forte appeal; al secondo posto, con il 20,8%, la sicurezza; seguono le commodity come regolazione temperatura, spegnimento luci o abbassamento tapparelle con il 19,8%; la cura dei parenti anziani per il 19,2% e infine l’entertainment con il 14,6%.
Gli italiani hanno decretato la cucina la stanza che per prima vorrebbero Smart in casa propria con il 61,2% delle preferenze, rispetto alla camera da letto con il 16,6% e al living con il 11,3%.
E la sicurezza? Il 24,8% degli intervistati sarebbe disposto a spendere per la propria sicurezza grazie a sistemi collegati direttamente alle forze dell’ordine; il 15,2% degli italiani si dice interessato ad installare apparecchi che consentano il collegamento con la compagnia assicuratrice in caso di allagamento o altri incidenti domestici; il 32,2% è invece favorevole a soluzioni che rendano possibile collegarsi direttamente con il proprio medico o con l’ospedale più vicino in caso di necessità.