Patente a Crediti per l’edilizia: cos’è e come ottenere i punti
- 11 Ottobre 2024
- E-Lab Formazione
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Nel settore delle costruzioni e degli impianti c’è una grande novità: la patente a crediti, obbligatoria e necessaria per assicurare la sicurezza in tutte le tipologie di cantieri.
A cambiare le dinamiche dei lavoratori autonomi e delle imprese è stato il Decreto PNRR 4 (D.L. 19/2024, convertito con Legge 56/2024) e il DL 19/2024, che ha modificato l’art. 27 del D.lgs. n. 81/2008 rendendo questa nuova patente a crediti indispensabile a partire dal 1° ottobre 2024.
Si tratta di un sistema a punti per cui i soggetti coinvolti possono lavorare sui cantieri solo se dispongono di un punteggio minimo di crediti: il sistema premia la formazione continua e gli investimenti in sicurezza, mentre penalizza le infrazioni gravi.
Uno degli aspetti centrali di questo sistema è la formazione professionale, che non solo permette di accumulare punti validi per la regolarità della patente, ma anche di incrementare quelli già posseduti.
Vediamo in modo approfondito come funziona la patente, a chi è rivolta, le scadenze e l’importanza della formazione in questo contesto.
Cos’è la patente a crediti?
Come appena accennato, la patente a crediti è un sistema a punti obbligatorio per garantire la sicurezza dei cantieri. Si rende necessaria per far sì che la normativa sia rispettata, per prevenire il più possibile il rischio di incidenti e per migliorare le capacità dei lavoratori.
Verrà utilizzata anche come metro di giudizio per valutare se l’azienda può prendere parte a gare d’appalto e per assegnare eventuali incentivi.
La patente a crediti ha un punteggio minimo di 30 punti e uno massimo di 100, di cui:
- 30 crediti base (quelli che si hanno al momento del rilascio della patente),
- 30 crediti per la storicità assegnando
- fino a 10 crediti in base agli anni di iscrizione alla Camera di Commercio
- fino a 5 anni: 0;
- da 5 a 10 anni: 3;
- da 11 a 15 anni: 5;
- da 16 a 20 anni: 8;
- oltre 20 anni: 10;
- fino a 10 crediti in base agli anni di iscrizione alla Camera di Commercio
- fino a 20 crediti, attribuibili dopo il rilascio della patente (1 credito ogni 2 anni di attività senza contestazioni di violazioni).
- 40 crediti ulteriori si ottengono attraverso la formazione, eventuali investimenti, ecc.
Sebbene il punteggio iniziale sia di 30 punti, se l’azienda non rispetta le normative, c’è una detrazione di punti e al di sotto dei 15 punti, non si potrà dare il via a nuovi cantieri ma solo completare i lavori già iniziati, purché sia già stato svolto il 30% del valore contrattuale.
Per questo primo periodo in cui le imprese e i lavoratori ancora non hanno fatto richiesta per ottenere la patente, devono seguire alcuni step specifici per adeguarsi alla normativa. Vediamo insieme quali sono.
A chi è rivolta la patente a crediti?
La patente a crediti è obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Ad essere esclusi sono solo:
- i lavoratori che si occupano solo di forniture o prestazioni di natura intellettuale;
- le imprese in possesso della SOA pari o superiore alla III categoria.
Cosa fare ora, tra il 1 ottobre e il 1 novembre?
Nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 1 novembre 2024, è fondamentale che le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili si adeguino tempestivamente al nuovo obbligo della Patente a Crediti Cantieri.
Durante questa fase iniziale di applicazione, coloro che non sono ancora in possesso della patente possono continuare a lavorare presentando una autocertificazione o dichiarazione sostitutiva.
Questo documento ha valore legale fino al 31 ottobre 2024 e deve attestare il possesso dei requisiti richiesti per l’ottenimento della patente.
L’autocertificazione va trasmessa tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) all’Ispettorato Nazionale del Lavoro all’indirizzo specificato nella circolare esplicativa n. 4 del 23 settembre 2024.
Entro il 31 ottobre, tuttavia, sarà indispensabile presentare la domanda ufficiale di rilascio della patente attraverso il portale dell’Ispettorato, utilizzando le credenziali SPID o CIE. La procedura è totalmente digitale e richiede la compilazione di tutti i campi relativi ai requisiti previsti, senza la necessità di allegare documenti aggiuntivi.
Procedura per la richiesta della patente
1. Accesso al portale
La domanda deve essere inviata accedendo al portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Per effettuare l’accesso, è necessario disporre delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o della CIE (Carta d’Identità Elettronica). Questo garantisce l’identificazione univoca del richiedente e la protezione dei dati personali.
2. Compilazione del modulo online
All’interno del portale, è necessario compilare un modulo con le informazioni richieste per l’ottenimento della patente. Questo include dati anagrafici del lavoratore autonomo o dell’impresa, oltre ai requisiti richiesti.
3. Autodichiarazione dei requisiti
Durante la procedura non è necessario caricare documenti, ma bisogna autodichiarare il possesso dei requisiti necessari. Questo include, ad esempio, la conformità alle normative di sicurezza e fiscali.
4. Ricezione della patente
Una volta completata la compilazione, il sistema genera una ricevuta in formato PDF. Questo documento contiene un codice alfanumerico univoco che attesta l’avvenuta richiesta e serve come prova dell’avvenuta domanda fino al rilascio ufficiale della patente in formato digitale.
Tempistiche
Ricorda, la domanda può essere presentata dal 1° ottobre 2024, data in cui diventa operativo il portale per le richieste.
Fino al 31 ottobre 2024, in caso di impossibilità a completare subito la procedura, è possibile lavorare in cantiere utilizzando una autocertificazione che va trasmessa tramite PEC. Tuttavia, è necessario che entro la fine di ottobre venga comunque inviata la richiesta ufficiale di rilascio della patente.
Dal 1° novembre 2024, non sarà più sufficiente l’autocertificazione e sarà obbligatorio possedere la patente digitale per continuare a operare nei cantieri.
Seguire correttamente questa procedura permette di evitare sanzioni e di garantire la continuità lavorativa nel rispetto delle nuove normative sulla sicurezza nei cantieri.
Attenzione, al momento della presentazione dell’autocertificazione e della richiesta della domanda, i documenti appena citati devono essere in corso di validità: assicurati che non siano scaduti e, in tal caso, rinnovali PRIMA di procedere a inviare l’autodichiarazione.
Se la richiesta dovesse essere fatta da un soggetto che è stato delegato, le dichiarazioni appena citate dovranno comunque essere richieste al soggetto per cui si effettua la richiesta.
Nel momento in cui viene effettuato il controllo, se almeno una delle dichiarazioni rilasciate non è vera, la patente viene revocata e solo 12 mesi dopo la revoca può esserne richiesta una nuova.
Il contenuto della patente e i requisiti per ottenerla
La patente contiene specifiche informazioni, le quali sono registrate ugualmente presso il portale del Ministero del Lavoro. I dati contenuti sono:
- dati identificativi e anagrafici;
- data di rilascio e numero della patente;
- punteggio attribuito al momento del rilascio;
- punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale;
- eventuali provvedimenti di sospensione;
- eventuali provvedimenti definitivi ai quali consegue la decurtazione dei crediti ai sensi dell’articolo 27, comma 6, del D.Lgs. 81/2008.
Per ottenere il rilascio della patente, inoltre, è richiesto il lavoratore deve possedere questi requisiti:
- iscrizione presso la Camera di Commercio;
- adempimento degli obblighi formativi da parte del datore di lavoro,dei dirigenti,dei preposti,dei lavoratori autonomi e dei lavoratori dell’impresa in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- possesso del Documento Unico Regolarità Contributiva (DURC);
- possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
- possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF);
- avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente (RSPP).
Il possesso di questi requisiti può essere attestato mediante autocertificazione oppure dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà. Vediamo nello specifico.
chi deve presentarlo | dichiarazione sostitutiva | autocertificazione | |
Iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura | sia imprese che lavoratori autonomi | x | |
Obbligo formativo | imprese e lavoratori autonomi in caso di utilizzo di attrezzature per le quali sia prevista una specifica formazione | x | |
DVR | solo le imprese | x | |
DURC | sia imprese che lavoratori autonomi | x | |
DURF | sia imprese che lavoratori autonomi | x | |
RSPP | solo le imprese | x |
Come si acquisiscono i crediti?
Ricapitolando, in base alla situazione dell’impresa e/o del singolo lavoratore, i punti totali posseduti possono essere sottratti o aggiunti. In quest’ultimo caso ognuno può ottenere fino a 40 punti bonus nel momento in cui investe in formazione o altre tipologie di attività.
L’acquisizione avviene tramite Formazione e addestramento, Certificazioni e modelli di gestione e Investimenti in sicurezza.
È il D.M. 132/2024 a definire l’elenco di assegnazione dei crediti aggiuntivi.
REQUISITI | PUNTEGGI |
Possesso certificazione di un SGSL conforme alla UNI EN ISO 45001. | 5 |
Asseverazione del Modello di organizzazione e gestione della salute e sicurezza. | 4 |
Possesso della certificazione attestante la partecipazione di almeno un terzo dei lavoratori occupati ad almeno 4 corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nell’arco di un triennio. | 6
8 |
Possesso da parte del Mastro Formatore Artigiano di certificazione attestante la propria partecipazione all’addestramento/formazione pratica erogata in cantiere ai propri dipendenti specifica in materia di prevenzione e sicurezza. | 3 |
Adozione del documento di valutazione dei rischi | 3 |
Almeno due visite in cantiere dal medico competente affiancato dal RLST o RLS territorialmente competente. | 2 |
Investimenti per l’acquisto di soluzioni tecnologicamente avanzate |
1 |
Imprese che occupano fino a 15 dipendenti | 1 |
Imprese che occupano da 16 a 50 dipendenti. | 2 |
Imprese che occupano più di 50 dipendenti. | 4 |
Possesso della qualifica di Mastro Formatore Artigiano | 2 |
Possesso della certificazione SOA di classifica I | 1 |
Possesso della certificazione SOA di classifica II | 2 |
Applicazione di standard contrattuali e organizzativi nell’impiego della manodopera | 2 |
Consulenza e monitoraggio effettuati da parte degli Organismi paritetici con esito positivo | 2 |
Attività di formazione sulla lingua per lavoratori stranieri | 2 |
Possesso dei requisiti reputazionali valutati sulla base di indici qualitativi e quantitativi, oggettivi e misurabili, nonché sulla base di accertamenti definitivi, che esprimono l’affidabilità dell’impresa in fase esecutiva, il rispetto della legalità, e degli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale | 2 |
Riconoscimento dell’incentivo da parte della Cassa edile/Edilcassa per avere denunciati nel sistema Casse edili/Edilcassa operai inquadrati al primo livello, in forza da oltre 18 mesi, in numero pari o inferiore a un terzo del totale degli operai in organico. | 2 |
Certificazione del regolamento interno delle società cooperative | 2 |
Come si perdono i crediti della patente a crediti?
La decurtazione dei punti sulla patente a crediti è collegata a violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro e a inadempimenti gravi che possono mettere a rischio la vita e l’integrità fisica dei lavoratori, ad esempio:
- Violazioni amministrative e mancanza di documentazione,
- Mancata formazione e addestramento:
- Infrazioni specifiche
- Infortuni sul lavoro
L’Allegato I-bis del D.Lgs. 81/2008 definisce nello specifico i casi in cui i punti vengono decurtati.
REQUISITI | PUNTEGGI |
Omessa elaborazione del documento di valutazione dei rischi | 5 |
Omessa elaborazione del Piano di emergenza ed evacuazione | 3 |
Omessi formazione e addestramento | 2 |
Omessa costituzione del servizio di prevenzione e protezione o nomina del relativo responsabile | 3 |
Omessa elaborazione del piano operativo di sicurezza | 3 |
Omessa fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto. | 2 |
Mancanza di protezioni verso il vuoto | 3 |
Mancata installazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica sulla consistenza del terreno | 2 |
Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi | 2 |
Presenza di conduttori nudi in tensione in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi | 2 |
Mancanza di protezione contro i contatti diretti e indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale) | 2 |
Omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo | 2 |
Omessa notifica all’organo di vigilanza prima dell’inizio di lavori che possono comportare il rischio di esposizione all’amianto. | 1 |
Omessa valutazione dei rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi ai sensi dell’articolo 28 | 3 |
Omessa valutazione del rischio biologico e da sostanze chimiche | 3 |
Omessa individuazione delle zone controllate o sorvegliate ai sensi del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101 | 3 |
Omessa valutazione del rischio di annegamento | 2 |
Omessa valutazione dei rischi collegati a lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie | 2 |
Omessa valutazione dei rischi collegati all’impiego di esplosivi | 3 |
Omessa formazione dei lavoratori che operano in ambienti confinati o sospetti di inquinamento ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 177 | 1 |
Condotta sanzionata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera a), del decreto- legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73 | 1 |
Condotta sanzionata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera b), del decreto- legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73 | 2 |
Condotta sanzionata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera c), del decreto- legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73 | 3 |
Condotta sanzionata ai sensi dell’articolo 3, comma 3-quater, del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73, in aggiunta alle condotte di cui ai numeri 21, 22 e 23 | 1 |
Infortunio di lavoratore dipendente dell’impresa, occorso a seguito di violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro di cui al presente decreto, dal quale derivi un’inabilità temporanea assoluta che importi l’astensione dal lavoro per più di 60 giorni | 5 |
Infortunio di lavoratore dipendente dell’impresa, occorso a seguito di violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro di cui al presente decreto, che comporti una parziale inabilità permanente al lavoro | 8 |
Infortunio di lavoratore dipendente dell’impresa, occorso a seguito di violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro di cui al presente decreto, che comporti un’assoluta inabilità permanente al lavoro | 15 |
Infortunio mortale di lavoratore dipendente dell’impresa, occorso a seguito di violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro di cui al presente decreto | 20 |
Malattia professionale di lavoratore dipendente dell’impresa, derivante dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro di cui al presente decreto | 10 |
Come recuperare i punti persi?
Uno dei metodi più utili per assicurarsi punti bonus da attribuire alla patente a crediti è quello di puntare sulla formazione.
Si tratta di svolgere una serie di corsi e attività che mirano a migliorare le competenze dei lavoratori in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Con i corsi non si intendono solo quelli obbligatori, previsti per legge, ma anche i percorsi aggiuntivi che possono aumentare il punteggio. Questo significa che più il lavoratore o l’impresa investe nella propria formazione, maggiore sarà il proprio punteggio.
Questo vantaggio si ha:
– sia nel momento in cui l’azienda ha il massimo dei crediti al momento dell’emissione, in quanto avrà la certezza che pur perdendo punti negli anni a venire, avrà da parte un certo bonus e potrà evitare di giungere al di sotto dei 15 punti minimi.
– sia se l’azienda ha avuto una decurtazione del punteggio, poiché con i punti in più potrà evitare il blocco dei cantieri in corso e conseguenti sanzioni.
Le conseguenze della mancanza di formazione e dei punteggi insufficienti
Sanzioni e perdita del diritto di lavorare sui cantieri
Non investire nella formazione può avere conseguenze disastrose. Dato che la Patente a Crediti impone un punteggio minimo di 15 crediti, se un’impresa scende sotto questa soglia a causa di inadempienze o incidenti, non solo non potrà lavorare, ma sarà soggetta a pesanti sanzioni amministrative. Le multe possono arrivare fino al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6.000 euro, oltre all’esclusione dai lavori pubblici per sei mesi.
Recuperare i crediti: un percorso lungo e complesso
Il recupero dei crediti decurtati è un processo che richiede tempo e impegno. Per tornare a operare con un punteggio adeguato, l’impresa dovrà sottoporsi alla valutazione di una commissione territoriale, che analizzerà l’adempimento degli obblighi formativi e l’implementazione di nuove misure di sicurezza. Questo processo può richiedere mesi, durante i quali l’impresa rischia di perdere clienti e opportunità lavorative. Per questo motivo, investire costantemente nella formazione è il modo più sicuro per evitare di trovarsi in una situazione critica.
Il sistema della patente a crediti non è solo un obbligo burocratico, ma un’opportunità per installatori e lavoratori di migliorare la propria qualificazione e proteggere la propria operatività. La sicurezza sul lavoro è un tema cruciale nei cantieri, dove l’uso di attrezzature, l’esecuzione di operazioni complesse e l’ambiente di lavoro possono essere pericolosi se non gestiti correttamente.
Corsi obbligatori e corsi aggiuntivi: quali scegliere per massimizzare i crediti
Il sistema della patente a punti stabilisce un punto di partenza: la formazione obbligatoria per la sicurezza sul lavoro, richiesta a tutte le imprese e i lavoratori autonomi, che include temi essenziali come il corretto uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), la gestione delle emergenze e l’identificazione dei rischi. Tuttavia, per ottenere crediti aggiuntivi, bisogna andare oltre.
Ad esempio, se almeno un terzo dei lavoratori di un’impresa partecipa a corsi aggiuntivi in materia di salute e sicurezza, riferiti ai rischi specifici identificati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), vengono attribuiti fino a 6 crediti. Se poi la formazione coinvolge una percentuale significativa di lavoratori stranieri, il punteggio può aumentare di ulteriori 2 punti. Questo evidenzia come la formazione non sia solo una procedura standard, ma uno strumento strategico per migliorare il punteggio complessivo della patente.
Un’azienda che dimostra di essere all’avanguardia nella formazione e nell’uso di tecnologie innovative è più appetibile per potenziali clienti e committenti, in un settore come quello edile in cui la concorrenza è sempre più elevata.
Attenzione alla qualità dei corsi e degli enti formativi
Un elemento fondamentale per ottenere crediti validi è la qualità della formazione. I corsi devono essere riconosciuti da enti accreditati, come E-Lab, e rispondere ai requisiti stabiliti dalla legge. In questo contesto, è importante scegliere enti che offrano una preparazione adeguata sia teorica che pratica. Solo i corsi certificati contribuiscono all’accumulo di crediti.
Conclusioni
La Patente a Crediti Cantieri rappresenta una sfida e un’opportunità per installatori e imprese che operano nel settore edile. La formazione non è solo un obbligo normativo, ma uno strumento essenziale per migliorare la sicurezza sul lavoro, ottenere crediti aggiuntivi e incrementare la competitività sul mercato. Scegliere i corsi giusti, investire in tecnologie avanzate e mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione degli incidenti sono passi fondamentali per garantire la crescita e il successo della propria attività.
Se vuoi assicurarti di avere tutti i crediti necessari e di non rischiare sospensioni o sanzioni, scegli subito i corsi di formazione più adatti alle esigenze della tua impresa e inizia a costruire un futuro più sicuro e competitivo nel settore dei cantieri edili.