Nuovo Regolamento F-Gas: cosa cambia con il Regolamento (UE) 2024/573?
- 8 Maggio 2024
- E-Lab Formazione
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Il nuovo Regolamento (UE) 2024/573 sui gas fluorurati a effetto serra entra in vigore l’11 marzo 2024, abrogando il precedente Regolamento UE 517/2014 e modificando la direttiva UE 2019/1937. Vediamo quali sono le novità e gli obiettivi del nuovo regolamento europeo.
Gli obiettivi del nuovo Regolamento F-Gas
Partiamo dalle basi. Il nuovo regolamento fgas ha come obiettivo quello di potenziare la regolamentazione dei gas fluorurati e la gestione del loro utilizzo.
Si tratta di un testo che punta al raggiungimento degli obiettivi climatici stabiliti dall’Unione Europea per il 2030 e alla neutralità climatica nel 2050.
Nello specifico, tramite l’attuazione di tale regolamento si prevede l’eliminazione di almeno 500 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica (CO2) entro il 2050.
Cosa prevede il Regolamento 2024/573
Il nuovo Regolamento modifica la norma F-Gas, in quanto definisce nuove condizioni di utilizzo dei gas a effetto serra, specifica determinati limiti quantitativi per la commercializzazione degli idrofluorocarburi e sancisce anche le norme per la corretta comunicazione dei dati riguardo le emissioni.
In aggiunta alle nuove condizioni di utilizzo, con questo regolamento cambiano anche alcuni dettagli in merito al recupero, al riciclaggio e alla rigenerazione e smaltimento/distruzione dei gas fluorurati. Di conseguenza, vengono definite nuove misure per la corretta gestione, tra cui, ad esempio, la formazione e la certificazione.
Queste ultime, già obbligatorie, diventano quindi un punto imprescindibile per poter continuare a lavorare a contatto con gli f-gas o con macchine che li contengono.
Le novità impattano anche sulla parte relativa alla produzione, importazione/esportazione dei gas fluorurati e alla loro commercializzazione, sia per quanto riguarda i singoli prodotti che per tutte le apparecchiature che funzionano proprio per via di questi gas.
A quali apparecchiature fa riferimento il Regolamento F-Gas?
Il Regolamento (UE) 2024/573 deve essere applicato ai gas e di tutte le apparecchiature che contengono o il cui funzionamento dipende da essi. Nello specifico, i primi 3 allegati del Regolamento elencano in dettaglio le tipologie di gas, per cui:
- Allegato I: elenca gli idrofluorocarburi, perfluorocarburi e altri composti fluorurati.
- Allegato II: elenca gli idro(cloro)fluorocarburi, fluorocarburi insaturi, sostanze fluorurate utilizzate come anestetici per inalazione e altre sostanze fluorurate.
- Allegato III: elenga i gas eterei, chetoni, alcoli fluorurati e altri composti fluorurati.
I punti chiave del nuovo Regolamento F-Gas
Analizzando più in dettaglio, i punti chiave di questo nuovo testo regolamentare fanno riferimento a:
Graduale riduzione degli FGAS
- Eliminazione degli idrofluorocarburi HFC entro il 2050: il quantitativo massimo che può essere immesso sul mercato europeo sarà fissato a zero.
- Riduzione degli HFC: 95% in meno rispetto al livello raggiunto nel 2015.
Già da ora, comunque, le quote d’immissione di F-gas sul mercato dell’Unione Europea sono state ridotte. Tra 2025 e 2026, la quota è fissata a 42.874.410 ton CO2eq.
Nuove disposizioni per la commercializzazione e l’immissione sul mercato
- riduzione delle emissioni sia di gas fluorurati che di ODS (altro tipo di gas serra) dai prodotti come le schiume isolanti.
- blocco all’esportazione di vecchie apparecchiature che utilizzano refrigeranti con un alto GWP (potenziale di riscaldamento globale), ad esempio il gas R410A.
- limitazione dell’uso di tutti i gas fluorurati nelle apparecchiature come pompe di calore o quelle utilizzate in ambito sanitario, ad esempio gli inalatori aerosol, sostituendoli con alternative più ecologiche.
- divieto di commerciare prodotti o apparecchiature contenenti f-gas con GWP molto elevato. I fabbricanti e gli importatori devono redigere una dichiarazione di conformità alle prescrizioni di legge.
Nello specifico:
- Dal 1 gennaio 2025: sarà vietato l’utilizzo di F-GAS con GWP maggiore di 2.500 per la manutenzione di apparecchi di refrigerazione. Fino al 1 gennaio 2030, tali gas potranno essere usati solo se dichiaratamente riciclati o rigenerati.
- Dal 1 gennaio 2026: sarà vietato l’utilizzo di F-GAS con GWP maggiore di 2.500 per la manutenzione di apparecchi di condizionamento d’aria e di pompe di calore. Fino al 1 gennaio 2032, tali gas potranno essere usati solo se dichiaratamente riciclati o rigenerati.
Dal 1 gennaio 2032: divieto di utilizzo di F-GAS con GWP maggiore di 750 per la manutenzione di apparecchi di refrigerazione. Questi gas potranno essere usati solo se dichiaratamente riciclati o rigenerati.
Obbligo per il controllo delle perdite
Il controllo sistematico delle perdite diventerà obbligatorio anche per nuovi apparecchi. Sino ad ora il controllo era necessario su:
- apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore fisse;
- apparecchiature fisse di protezione antincendio;
- celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero;
- commutatori elettrici
- cicli Rankine a fluido organico.
Con il nuovo Regolamento, vengono inclusi anche:
- apparecchi di refrigerazione sui veicoli frigoriferi leggeri, sui vagoni ferroviari e sui container intermodali;
- apparecchiature di condizionamento di furgoni, veicoli pesanti e mezzi di trasporto che contengono apparecchi con gas fluorurati
- apparecchi di refrigerazione su autocarri frigoriferi e rimorchi frigorifero
Per coloro che lavorano con le apparecchiature elencate nei primi due punti, l’obbligo si applicherà a partire dal 12 marzo 2027.
Se un’impresa utilizza contenitori con gas fluorurati a effetto serra specifici, come Idrofluocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC), altri composti perfluorurati, nitrili fluorurati e idro(cloro)fluorocarburi insaturi (HCFC), prima di smaltire tali sostanze deve provvedere al recupero dei gas rimasti per poter garantire il riciclo, la rigenerazione o la distruzione.
Entro il 31 dicembre 2027, i finanziamenti per la gestione dei rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche devono comprendere anche il recupero, il riciclo, la rigenerazione o la distruzione degli F-gas provenienti dalle apparecchiature che li contengono. Questa responsabilità è prevista nei regimi di responsabilità estesa del produttore, come indicato negli articoli 12 e 13 della direttiva 2012/19/UE.
Il Regolamento sancisce che sia per il recupero che per il controllo delle perdite, tali operazioni possono essere svolte solo da persone fisiche adeguatamente qualificate.
Obbligo del Registro F-Gas
Il registro F-Gas, indispensabile per la tracciabilità delle attività e il controllo delle quote, continuerà ad essere obbligatorio.
Fino a questo momento, erano tenuti a iscriversi solo Produttori, importatori, Installatori e manutentori (compresi coloro che si occupano del controllo e del recupero e smantellamento di f-gas su apparecchiature) e utilizzatori finali.
Il Reg. UE 2024/573 allarga la cerchia di persone tenute ad iscriversi, tenendo conto anche delle imprese che producono, immettono in commercio, forniscono o ricevono F-gas esenti dall’assegnazione di una quota per l’immissione in commercio.
L’importanza della formazione e della certificazione sui gas fluorurati
Infine, il nuovo Regolamento F-Gas ha stabilito nuove regole e imposizioni per la formazione e la certificazione del personale.
Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici UE e per incoraggiare l’uso di tecnologie a basso impatto o impatto nullo sul clima, gli Stati membri sono tenuti ad adottare misure appropriate per qualificare il personale, in modo che un numero sempre maggiore di operatori f-gas siano formati e certificati.
In particolare, a partire dall’11 marzo 2024, c’è l’obbligo di formazione per le persone fisiche incaricate delle operazioni di assistenza, riparazione e manutenzione dei sistemi di condizionamento dell’aria dei veicoli a motore, conformi alla Direttiva 2006/40/CE. Questi stessi operatori sono altresì responsabili del controllo delle perdite e del recupero di gas fluorurati dai circuiti frigoriferi per i sistemi su veicoli pesanti, furgoni e macchine impiegate nell’agricoltura o nell’edilizia, nonché vari mezzi di trasporto, per il recupero dei gas fluorurati da tali apparecchiature.
La formazione dovrebbe deve includere informazioni sugli aspetti dell’efficienza energetica, sulle alternative ai gas fluorurati a effetto serra e sulle regolamentazioni e norme tecniche applicabili.
I programmi sono quindi rivisti in maniera tale da rispettare le nuove direttive, aggiornati rispetto a quelli attuali, i quali sono stati definiti tenendo conto del Regolamento UE 517/2014, ormai abrogato.
La certificazione, invece, viene introdotta per imprese e persone che si occupano di installazione, manutenzione, riparazione e controllo delle perdite, nonché dello smantellamento di unità di refrigerazione di veicoli leggeri frigoriferi, container intermodali, reefer, e vagoni ferroviari.
In ogni caso, i certificati già rilasciati sino a questo momento dovrebbero rimanere validi. Quelli nuovi, erogati secondo le nuove regole del regolamento UE sono rivolti non solo a imprese e persone fisiche che maneggiano gas fluorurati, ma anche a coloro che lavorano a contatto con altri gas alternativi, come quelli naturali utilizzati per la refrigerazione.
Le sanzioni
Il Regolamento F-Gas stabilisce le regole e le sanzioni per chi viola le norme sui gas a effetto serra. Possono essere multe pecuniarie o anche la confisca dei beni ottenuti illegalmente. In casi gravi o ripetuti, si possono vietare temporaneamente l’uso, la produzione, l’importazione o l’esportazione dei gas a effetto serra o dei prodotti che li contengono. Le multe pecuniarie aumentano se si ripete la violazione e possono essere fino a cinque volte il valore dei gas o dei prodotti coinvolti. Se si violano le quote di immissione sul mercato assegnate, invece, si riceverà una riduzione significativa della quota per il periodo successivo.
Conclusioni
Il nuovo Regolamento F-Gas è entrato in vigore con l’intento di dare una spinta ancora maggiore verso un futuro più sostenibile. Le regole sono diventate più stringenti, ma è tutto a beneficio del pianeta. Dobbiamo dire addio agli idrofluorocarburi (HFC) entro il 2050 e ridurre drasticamente le emissioni già da adesso, ma niente paura. Ci sono alternative più ecologiche pronte ad essere utilizzate. Grazie alla maggiore attenzione verso la formazione e la certificazione del personale, c’è la garanzia che chiunque lavori con questi gas abbia le competenze necessarie per farlo. Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, questo regolamento segna una svolta significativa verso un futuro migliore.