Il DVB-T2 è il nuovo standard televisivo di cui negli ultimi anni si discute tanto in Europa, un sistema che consentirà di ottenere un migliore segnale per le trasmissioni che utilizzano il digitale terrestre.
Le sue elevate prestazioni e la sua efficacia ne hanno permesso una notevole diffusione, tanto che diventerà effettivo in Italia da Gennaio 2020. Nel 2017 solo il 30% delle famiglie europee ricevono il DDT attraverso il DVB-T2, ma questo dato crescerà al 72% entro il 2022.
Tale incremento è dovuto principalmente al passaggio già previsto in alcuni paesi, come Italia e Spagna, che porterà il segnale nelle tv di 25,8 milioni di famiglie (il 57% del totale).
Ogni cittadino dovrà provvedere all’acquisto di un televisore compatibile o di un decoder, il Governo prevede 100 milioni di incentivi, che potrebbero coprire in tutto o in parte l’acquisto di decoder. In alcuni casi sarà necessario intervenire sull’antenna condominiale per consentire una corretta sincronizzazione dei canali.
Perché?
Dovranno essere eliminate alcune frequenze a 700 MHz per consentire il debutto delle reti mobili 5G. Il nuovo standard Dvb-t2 consentirà alle emittenti di trasmettere gli stessi canali, in qualità maggiore, su una minore quantità di frequenze.
E’ fondamentale far fronte a tale cambiamento e agire per tempo perché, anche se gli incentivi dovessero coprire l’acquisto di tutti i decoder, ci sarà comunque la scomodità di doversi procurare un decoder e di installarlo, cosa poco semplice per le persone anziane. Sarà necessaria una risintonizzazione dei canali e la presenza di un tecnico, che interverrà sull’antenna condominiale.
Non tutti gli impianti tv condominiali centralizzati hanno i sistemi canalizzati, che sono appunto configurati dall’antennista per la ricezione ottimale e fissa delle frequenze usate dai canali, soprattutto dopo il primo Switch-off del digitale terrestre. Una buona architettura d’impianto tv si costruisce in base ai segnali tv che si ricevono nell’area, se ad esempio provengono da più fonti o da una sola fonte di emissione.
Se si ha in casa un impianto d’antenna centralizzato condominiale, è necessario contattare il tecnico antennista per richiedere informazioni sulla compatibilità del sistema con il cambio dei canali previsto sulle frequenze.