Nel contesto domestico cresce sempre di più la richiesta di prodotti connessi e servizi destinati alla smart home (il 79% dei consumatori italiani è disposto ad acquistare prodotti e il 72% servizi). Nel frattempo, anche le città si stanno muovendo velocemente, seppure non in maniera strutturata, nella direzione dell’Internet of Things. L’espressione Smart City è un concetto molto ampio e non solo tecnologico, che spazia dalla mobilità all’efficienza energetica, e dall’eGovernment alla partecipazione attiva dei cittadini, e si pone come mission il miglioramento degli standard di sostenibilità, vivibilità e dinamismo economico delle città.
Sulla base dei dati elaborati nel 2015 dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, il 60% dei comuni italiani con popolazione superiore a 20.000 abitanti ha avviato almeno un progetto Smart City negli ultimi tre anni, mentre il 75% sta programmando iniziative per il 2016.
Quali sono gli ambiti prioritari? Gestione della mobilità e illuminazione intelligente, con ricadute importanti in termini di risparmio: una riduzione dei consumi energetici di oltre il 40% e dei costi di manutenzione di circa il 25%.
Una delle principali tendenze è il progressivo spostamento verso progetti nativamente multifunzionali, cioè che condividono − in tutto o in parte − la dotazione tecnologica tra più applicazioni, come ad esempio la rete per l’illuminazione smart utilizzata per raccogliere informazioni da altri oggetti (sensori di inquinamento acustico o sensori di occupazione dei parcheggi). Questo trend si spiega sia con la naturale trasversalità applicativa dell’IoT, sia con la necessità di ripartire gli investimenti su un più ampio numero di servizi per imprese e cittadini, e si riscontra sia in Italia che all’estero: il report mostra che più del 30% dei progetti avviati dal 2012 tocca almeno due ambiti applicativi, il 12% almeno tre.
La multifunzionalità tocca – con alcune differenze – piccoli Comuni e grandi metropoli. Nel primo caso i progetti si concentrano su pochi ambiti applicativi, come nel caso di Integreen a Bolzano, che aggrega informazioni dinamiche su traffico e parametri ambientali raccolte da veicoli sonda, e dati statici di centraline fisse. Le metropoli invece adottano piattaforme che toccano più aree tematiche, come la Smart City Platform di San Francisco che − sfruttando la rete wireless Mesh di sensori sparsi per la città − permetterà la gestione centralizzata e da remoto di sistemi di Illuminazione intelligente, Smart Metering & Smart Grid, Gestione della viabilità, Sicurezza, e ricarica delle batterie per veicoli elettrici.