L’aggiornamento FER è obbligatorio: requisiti e conseguenze
- 11 Luglio 2023
- E-Lab Formazione
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Fonti di energia rinnovabile, qualifica FER, corso di aggiornamento sono parole che avrai sentito tante volte… ma di cosa si tratta veramente? Risolviamo insieme la confusione.
FER: cos’è e perché è importante
Il termine FER sta per “Fonti di Energia Rinnovabile”, quindi tutte le fonti per la produzione di energia che non sfruttano materiali fossili come il carbone, ma piuttosto il calore del sole, la forza del vento, dell’acqua e le biomasse come il pellet e il legno. A differenza delle fonti fossili, le fonti di energia naturali non si esauriscono ma, appunto, si “rinnovano” continuamente.
Per poter lavorare con strumenti che utilizzano le fonti di energia rinnovabile, come i pannelli solari termici e fotovoltaici, devi essere in possesso di uno specifico attestato, la cosiddetta qualifica FER.
Il Decreto Rinnovabili (D.Lgs. 28/11) sancisce che che gli operatori che si occupano di installazione e manutenzione su impianti di produzione da fonti rinnovabili, pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) e refrigerazione, nonché impianti a biomassa, non sono automaticamente idonei, ma devono necessariamente rispettare specifici requisiti, tra cui, ad esempio, quello di seguire un corso di formazione abilitante.
Quali sono i requisiti per lavorare su impianti FER?
Ci possono essere diverse situazioni e ognuna prevede un percorso differente.
Ormai, il riconoscimento della lettera ministeriale, sia essa la lettera A (impianti elettrici) o lettera C (impianti termoidraulici) non è sufficiente.
Coloro che intraprendono l’attività lavorativa e sono in possesso dei requisiti definiti dal DM 37/08 all’art. 4, comma 1, lettere a,b,c o d, sono già qualificati a svolgere installazione e manutenzione straordinaria di impianti FER, ma solo se hanno ottenuto l’abilitazione entro il 4 agosto 2013. Ad affermarlo è l’articolo 15, comma 1 del D.Lgs 28/2011.
⚠️ Attenzione a non confondere le “lettere” dell’art. 4 appena citate con le cosiddette lettere ministeriali definite dall’art.2 comma 1 dello stesso decreto.
Le prime, infatti, non fanno riferimento all’abilitazione professionale relativa alla tipologia di impianto, bensì, indicano le modalità attraverso cui i requisiti sono stati ottenuti.
In questo caso si considerano valide la laurea e il diploma, l’attestato di frequenza di un corso formativo o l’esperienza lavorativa.
È comunque importante sottolineare che:
- l’installatore/manutentore che è stato nominato “Responsabile Tecnico” prima del 4 agosto 2013, dovrà seguire solo un corso di formazione “di aggiornamento” della durata di 16 ore, indipendentemente dal requisito che gli ha permesso di ottenere la nomina a responsabile
- diversamente, l’installatore/manutentore che ha iniziato il percorso lavorativo e ottenuto il riconoscimento della lettera ministeriale in Camera di Commercio dopo il 4 agosto 2013, è obbligato a seguire un corso di formazione di 80 ore durante il quale verranno affrontati aspetti relativi a entrambe le macro tipologie elettrica e termoidraulica.
Ricapitolando, dunque, per poter installare e manutenere (straordinariamente) impianti FER come quelli fotovoltaici o solari termici non è sufficiente essere abilitati alla lettera A oppure alla lettera C del 37/08, sarà comunque necessario ottenere l’attestato per il corso FER da 80 ore oppure essere un Responsabile tecnico da prima del 2013 e procedere successivamente a effettuare gli aggiornamenti.
Aggiornamento FER: tutto quello che c’è da sapere
L’aggiornamento FER ha validità di 3 anni ed è obbligatorio per tutti coloro che lavorano con impianti ad energia rinnovabile.
Ciò significa che il corso di aggiornamento deve essere frequentato:
- da coloro che hanno ottenuto la qualifica FER tramite un percorso formativo completo della durata di 80 ore
- da coloro che sono stati riconosciuti con la nomina di Responsabile tecnico prima del 2013.
Ciò implica che a partire dal 2016 entrambe le categorie dovrebbero aver già provveduto almeno una volta all’aggiornamento della durata di almeno 16 ore.
Procede all’aggiornamento FER non è importante solo per poter operare a norma di legge, ma anche e soprattutto per poter potenziare le proprie abilità e migliorare le proprie competenze, restando aggiornati sulla normativa di settore in costante evoluzione. È fondamentale anche per approcciarsi agli impianti con strumentazioni nuove e con tecniche innovative.
FER Elettrico, Termico o entrambi?
Coloro che frequentano il corso FER di 80 ore approfondiranno sia la parte elettrica che quella termica, indipendentemente dal loro ambito di specializzazione. Dopo 3 anni, al momento dell’aggiornamento, ognuno potrà scegliere di frequentare un solo modulo, ad esempio quello elettrico, e non procedere all’aggiornamento dell’ambito termico.
Non rinnovare uno dei due moduli, implica l’impossibilità di poter lavorare a norma di legge su quella tipologia di impianti e, di conseguenza, di non poter rilasciare la relativa dichiarazione di conformità.
A chi è rivolto l’aggiornamento FER?
L’aggiornamento è rivolto a:
- tutti i tecnici che si occupano della progettazione e dell’implementazione di impianti ad energia rinnovabile, tra cui anche pompe di calore e sistemi a biomassa.
- ingegneri, architetti e professionisti che vogliono aggiornare le proprie competenze nel settore
- responsabili tecnici delle aziende che sono autorizzate a svolgere attività di manutenzione e installazione sugli impianti
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, se l’impresa ha più di un responsabile tecnico (RT), sarà sufficiente che il RT con l’abilitazione attinente frequenti il corso. Se sono due responsabili per lo stesso ambito, basta anche la frequenza da parte di uno dei due. In ogni caso, è consigliata la frequenza per tutti i responsabili tecnici abilitati.
Cosa succede se non si procede all’aggiornamento FER?
Secondo la normativa, è obbligatorio rinnovare la propria certificazione FER ogni 3 anni. Basterà frequentare un corso di formazione e una volta superato l’esame scritto finale, potrai ottenere l’attestato che conferma l’avvenuto aggiornamento.
Vi consigliamo di procedere al rinnovo prima della scadenza dei 3 anni, in modo da poter continuare a operare senza alcun problema.
A partire da gennaio del 2022, il Decreto Semplificazioni ha stabilito che l’attestato dovrà essere inserito in visura camerale tramite la Camera di Commercio. In questo modo sarà più semplice, ad esempio da parte dei clienti, verificare l’affidabilità dell’installatore a cui decidono di affidare il lavoro.
Veniamo ora alla domanda fondamentale: cosa succede quando non si provvede all’aggiornamento FER dopo 3 anni?
Con il mancato aggiornamento, per legge l’abilitazione dell’installatore/manutentore viene sospesa (momentaneamente). Ciò significa che non sarà possibile eseguire installazioni e manutenzioni straordinarie su tutti gli impianti FER.
Coloro che verranno trovati a lavorare su impianti FER con la qualifica non aggiornata, potrebbero subire pesanti sanzioni e, in alcuni casi, il ritiro definitivo dell’autorizzazione a operare su impianti ad energia rinnovabile.
Nel caso di sola sospensione temporanea, per ottenere la riabilitazione della certificazione FER, basterà seguire il corso di aggiornamento e inserirlo in visura camerale.
Com'è fatto il corso FER?
L’erogazione del corso di aggiornamento prevede la modalità interamente online. Potrai seguire il corso sulla piattaforma, collegandoti da qualunque dispositivo dotato di connessione a internet, in qualsiasi momento.
Il corso prevede un test scritto finale, anch’esso online. Una volta superato l’esame, ti sarà rilasciato l’attestato, valido in tutte le regioni del territorio italiano.
Cosa aspetti? Visita la pagina dei nostri corsi FER, cliccando qui sotto: