Fotovoltaico nel 2016 è cresciuto del 50%
- 4 Ottobre 2017
- E-Lab Formazione
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Il rapporto Renewables 2017 dell’International Energy Agency conferma la crescita delle fonti rinnovabili che hanno assicurato i 2/3 della nuova potenza elettrica installata nel mondo.
Siamo entrati nell’era del solare. Nel 2016, per la prima volta, i nuovi megawatt del fotovoltaico hanno superato quelli del carbone. L’ insieme delle fonti rinnovabili ha assicurato i due terzi della nuova potenza elettrica installata nel mondo. I numeri vengono dal rapporto Renewables 2017 dell’Iea (International Energy Agency) e mostrano un cambiamento che continua a sorprendere per il continuo aumento della velocità di crescita. Le rinnovabili sono arrivate al 24% del totale dell’elettricità prodotta nel mondo e nel 2022 raggiungeranno il 30% preparandosi al sorpasso sul carbone: nel 2022 le fonti pulite forniranno una quantità di elettricità pari a quella utilizzata da Cina, India e Germania messe insieme.
A garantire questa crescita del fotovoltaico è la Cina che è diventata l’azionista di maggioranza del settore conquistando la metà del mercato globale. Pechino ha già superato il suo obiettivo fotovoltaico al 2020 e raggiungerà quello dell’eolico onshore con un anno di anticipo. Ma l’India insegue: raddoppierà la sua dotazione di rinnovabili entro il 2022 sorpassando l’Unione europea come capacità produttiva di elettricità green. Ma mentre Cina e India seguono un andamento stabile, la situazione degli States appare incerta, a causa delle attuali incertezze sulle riforme federali e sulle politiche commerciali ed energetiche che potrebbero ridurre l’attrattiva economica delle energie rinnovabili e ostacolarne la crescita.
“Sul fronte elettrico la nuova era che si è aperta per il solare è irreversibile”, spiega Paolo Frankl, responsabile del settore rinnovabili della Iea. “Ora la vera partita si gioca sull’espansione delle rinnovabili negli altri settori energetici. Si prevede che il consumo di energia dei veicoli elettrici raddoppierà nei prossimi cinque anni. E nell’Unione europea sta per scattare l’obbligo di costruire solo edifici a consumi energetici tendenti a zero, cioè basati su efficienza e rinnovabili”.
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