Guida Completa al Conto Termico 2.0: Incentivi e Procedure per la Transizione Energetica
- 15 Dicembre 2023
- E-Lab Formazione
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Il Conto Termico 2.0 è stato introdotto come misura necessaria per promuovere l’efficienza energetica e per stimolare l’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale, utilizzando le fonti rinnovabili.
Rappresenta tuttora uno strumento fondamentale per accelerare la transizione verso un futuro più verde ed ecologico.
Cos’è il Conto Termico?
Nato oltre 10 anni fa, nel 2012, il Conto Termico è un meccanismo che attraverso gli incentivi, mira a promuovere la diffusione di impianti ad alta efficienza energetica.
Tramite questo sistema, infatti, coloro che decidono di investire in interventi di miglioramento energetico delle proprie abitazioni attraverso soluzioni rinnovabili, possono ottenere contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi mirati a ridurre l’impatto ambientale. Questo meccanismo garantisce un rimborso che può coprire fino al 65% delle spese sostenute.
La gestione del Conto Termico è affidata al GSE (Gestore dei Servizi Energetici); il quale definisce gli interventi, i requisiti per accedere al fondo e si accerta che le richieste inviate siano corrette.
Grazie al GSE, l’intera produzione energetica italiana ne beneficia per raggiungere gli obiettivi ambientali. Non di meno, grazie agli interventi di sostituzione dei vecchi impianti, le famiglie ottengono un risparmio sulle spese energetiche.
Nel tempo, il Conto Termico ha subito un’evoluzione, modificandosi di conseguenza. Ogni anno, infatti vengono aggiunte nuove tipologie di incentivi e cambiano anche i requisiti di accesso a tali misure. Questo meccanismo permette di rinnovare le proprie abitazioni, assicurando comunque un risparmio economico.
Quali edifici possono rientrare nel Conto Termico?
Possono accedere agli incentivi del Conto termico 2.0 gli edifici già esistenti, nonché parti di di questi e unità immobiliari preesistenti, indipendentemente dalla loro categoria catastale.
Gli incentivi non si applicano a nuove costruzioni, tranne per gli impianti solari termici.
Per garantire l’idoneità agli incentivi e conformarsi alle linee guida, è essenziale dimostrare la presenza di un impianto di riscaldamento preesistente. Questo requisito implica la documentazione fotografica dell’impianto da sostituire, assicurandosi che il numero di serie o altri codici identificativi siano chiaramente visibili in almeno una delle foto.
Gli edifici che rientrano nei benefici del Conto termico 2.0 e degli incentivi conto termico includono abitazioni di varie tipologie e dimensioni, locali commerciali come negozi e botteghe, laboratori destinati alla produzione o alla ricerca, nonché capannoni industriali e magazzini.
Gli interventi incentivabili
Il Conto Termico prevede il riconoscimento di incentivi a fondo perduto per due categorie di interventi, ossia:
- interventi che puntano a incrementare l’efficienza energetica in edifici o parti di questi edifici, già esistenti;
- interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, di dimensioni limitate (in edifici esistenti) e di sistemi ad alta efficienza
Gli interventi incentivabili includono una vasta gamma di azioni mirate a migliorare l’efficienza energetica complessiva degli edifici. Tra questi, non solo l’installazione di nuove tecnologie, ma anche interventi finalizzati all’isolamento termico, alla sostituzione di infissi e all’ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento e condizionamento.
La prima categoria comprende:
- 1.A Isolamento termico di superfici opache
- 1.B Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi
- 1.C Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione
- 1.D Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da ESE a O, fissi o mobili, non trasportabili
- 1.E Trasformazione in “edifici a energia quasi zero”
- 1.F Sostituzione di sistemi per l’illuminazione di interni e delle pertinenze esterne esistenti con sistemi di illuminazione efficienti
- 1.G Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici, inclusa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore .
La seconda categoria, invece, comprende:
- 2.A Sostituzione di impianti di climatizzazione tipologie che utilizzano pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (con potenza
- termica utile nominale fino a 2000 kW)
- 2.B Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa (con potenza termica nominale fino a 2000 kWt)
- 2.C Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a
- sistemi di solar cooling (con superficie solare lorda fino a 2500m2)
- 2.D Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
- 2.E Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore
Una precisazione risulta doverosa, nella prima categoria rientrano solo le pubbliche amministrazioni.
Di fondamentale importanza è il tema della manutenzione. Accedendo al CT, infatti, c’è un vincolo di manutenzione della durata di 5 anni, finalizzato a garantire l’efficienza dell’impianto beneficiato. La trascuranza di questo impegno potrebbe comportare la richiesta di restituire l’incentivo ottenuto.
Le spese ammissibili in base alle tipologie di intervento
Per poter calcolare correttamente l’ammontare degli incentivi del Conto Termico, si tengono in considerazione anche le cosiddette spese ammissibili, le quali variano in base alla tipologia di intervento.
In generale, le spese ammissibili sono quelle di smontaggio e smaltimento, di fornitura e posa in opera e quelle relative alla professionalità per la realizzazione dell’intervento.
Ad esempio, per gli interventi che riguardano l’installazione di impianti per la produzione di energia termica e per gli interventi di climatizzazione invernale, vengono considerate le spese di smontaggio e dismissione del vecchio impianto, nonché le spese di fornitura e posa.
Per questi ultimi interventi, si intendono ammissibili anche quelli in relazione al generatore di calore, alla rete di distribuzione, ai sistemi di trattamento acqua e quelli di controllo, regolazione, emissione ecc.
In ogni caso, l’articolo 5 del Decreto Conto termico elenca gli interventi volti a:
- ridurre la trasmittanza termica di elementi opachi (c)
- ridurre la trasmittanza termica di porte, finestre e vetrine (d).
- ridurre l’irraggiamento,(e)
- trasformare gli edifici a energia quasi zero (f)
- sostituire di sistemi per l’illuminazione con altri più efficienti (g)
- installare tecnologie di building automation (h)
- redigere diagnosi energetiche e attestati di prestazione energetica per gli impianti relativi a tutte le lettere fino ad ora elencate (i).
Le spese ammissibili comprendono non solo l’acquisto e l’installazione degli impianti, ma anche le spese connesse alla progettazione e all’eventuale manutenzione.
Come accedere agli incentivi? Requisiti e modalità
L’accesso al meccanismo di incentivazione del Conto Termico 2.0 avviene attraverso la presentazione della domanda specifica al Gestore dei Servizi Energetici. È fondamentale comprendere appieno i requisiti e le procedure richieste per garantire una presentazione corretta e tempestiva della richiesta.
Il conto termico prevede determinati requisiti di tipo tecnico e amministrativo, che fanno riferimento sia al raggiungimento degli standard di efficienza energetica, sia che rispettino tutte le norme. Puoi trovare i requisiti tecnici, che differiscono in base alla tipologia di intervento, sulle Regole applicative D.M. 16 Febbraio 2016.
È fondamentale fornire le documentazioni corrette per poter essere certi di essere ammessi a beneficiare degli incentivi.
Per poter inoltrare la richiesta, i soggetti responsabili devono essere innanzitutto registrati sul portale del GSE, accedendo all’Area Clienti del sito.
La richiesta potrà essere presentata solo al termine degli interventi e il sito GSE prevede una sezione dedicata per poter presentare e ottenere la concessione degli incentivi.
Ci sono regole specifiche per i termini di presentazione della domanda, tra cui limiti temporali specifici. La richiesta, infatti, deve pervenire entro 60 giorni dalla conclusione dell’intervento e non oltre i 90 giorni dall’ultimo pagamento.
Una volta che la richiesta di incentivo è stata approvata e tutti gli interventi sono stati verificati, avviene la liquidazione dell’incentivo. Questo processo prevede il trasferimento dell’importo concordato sul conto bancario del beneficiario, consentendo di coprire parte delle spese sostenute per l’efficientamento energetico degli edifici.
Nello specifico, per somme inferiori a 5000 euro, il pagamento avviene in una sola rata; diversamente, gli importi superiori vengono suddivisi in più rate, solitamente 2 o 5, in base all’intervento.
La documentazione necessaria
I documenti per effettuare la richiesta per la concessione degli incentivi per il Conto termico sono molteplici. Per la documentazione comune a tutti gli interventi, servirà:
- compilare la richiesta di concessione degli incentivi (il modello 1 D.M. 16 febbraio 2016 – Regole Applicative)
- allegare una copia del documento d’identità del responsabile
- Nel caso in cui la gestione delle pratiche sul portale GSE siano state affidate a una terza persona, sarà necessario presentare una delega del soggetto responsabile verso colui a cui vengono delegate tali operazioni.
- se il soggetto responsabile, invece, è una ESCo*, indipendentemente sia essa incaricata da un soggetto privato o da una Pubblica Amministrazione, bisognerà presentare la copia del contratto.
- inviare le fatture e tutta la documentazione, come mandati di pagamento o le ricevute dei bonifici bancari, che attestano quali pagamenti sono stati effettuati, purché contengano un riferimento al D.M. 16.02.2016, riferimento alla fattura e alla P.IVA del beneficiario e un riferimento al soggetto responsabile se i pagamenti sono stati effettuati da soggetto terzo.
- presentare l’autorizzazione del proprietario dell’immobile che ha subito gli interventi (nel caso sia una persona diversa dal soggetto responsabile).
*Le ESCo sono aziende che si occupano di erogare servizi tecnici, finanziari e commerciali per la realizzazione di interventi di efficienza energetica.
Per alcune tipologie di interventi è necessario allegare ulteriori documenti.
Ad esempio, per gli interventi su pompe di calore elettriche e su sistemi ibridi, è obbligatorio allegare:
- Relazione tecnica di progetto per installazione di caldaie di potenza termica superiore o uguale a 100 kW
- Documentazione fotografica in pdf realizzata prima e dopo l’intervento
- Certificazione del produttore degli elementi per generatori con potenza termica inferiore o uguale a 35 kW se non sono già presenti nel Catalogo dei prequalificati.
- Per generatori con potenza termica superiore a 35 kW, l’asseverazione di un tecnico abilitato e la certificazione di conformità del produttore che confermi il rispetto dei requisiti minimi secondo il D.M. 16 febbraio 2016.
Il soggetto responsabile dovrà tenere cura dei seguenti documenti:
- Attestato di prestazione energetica (APE) e diagnosi energetica (DE)
- Schede tecniche degli apparecchi per interventi non in catalogo
- Certificato di corretto smaltimento del vecchio generatore
- Dichiarazione di conformità dell’impianto e Libretto di centrale o di impianto
- Se previsto, il Titolo autorizzativo e/o abilitativo
- Per impianti geotermici di potenza termica inferiore a 35 kW, lo schema di posizionamento delle sonde
- Relazione tecnica di progetto per l’installazione di generatori di calore di potenza termica tra i 35 e i 100 kW.
- Se prevista, la Relazione attestante la quota d’obbligo (art. 11 comma 4 del D.Lgs. 28/11).
Chi può accedere ai benefici?
I beneficiari degli incentivi per la realizzazione di interventi del Conto Termico sono:
- Pubbliche Amministrazioni, compresi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e i loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Sono inclusi anche le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
- Soggetti privati, che possono richiedere gli incentivi attraverso una ESCo.
L’accesso agli incentivi può avvenire attraverso due modalità: Accesso Diretto e Prenotazione.
Nel caso dell’Accesso Diretto, la domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori, con un iter semplificato previsto per gli interventi di piccole dimensioni.
La modalità di Prenotazione è disponibile solo per interventi ancora da realizzare da parte delle Pubbliche Amministrazioni o delle ESCO che agiscono per loro conto. In questo caso, è possibile prenotare l’incentivo prima dell’implementazione dell’intervento, ricevendo un acconto all’avvio dei lavori e il saldo alla conclusione.
Le domande presentate, sia in Accesso Diretto che in Prenotazione, sono poi valutate dal GSE secondo le disposizioni della Legge 241/90 e dei relativi procedimenti amministrativi.
Detrazioni fiscali, Conto Termico e problemi più comuni
Le cause più comuni che portano all’impossibilità di accedere agli incentivi del conto termico sono:
- Assenza di alcuni documenti: molto spesso non vengono allegati i documenti dei soggetti coinvolti o mancano le testimonianze fotografiche.
- Progettazione errata degli impianti: ad esempio nuovi impianti di dimensioni diverse rispetto a quelli di partenza.
- Comunicazioni oltre i limiti temporali: ad esempio l’attestazione di un pagamento oltre i 90 giorni oppure, semplicemente, ritardo nella richiesta di accesso agli incentivi, oltre 60 giorni dopo la conclusione effettiva dei lavori.
- Errori e difformità nei bonifici: spesso i bonifici contengono riferimenti a detrazioni fiscali incompatibili con il Conto termico.
Riguardo quest’ultimo punto, infatti, bisogna considerare la questione dell’incompatibilità con altre forme di incentivi o detrazioni fiscali quando si accede al Conto Termico 2.0. Ad esempio, è fondamentale essere a conoscenza che gli incentivi previsti dal Conto Termico non possono in alcun modo essere cumulabili con le agevolazioni del Superbonus o comunque con altri incentivi di natura statale. Diversamente, possono essere associati ad altre tipologie di contributi non statali.
Il calcolo del contributo per il Conto termico
Il sostegno finanziario con incentivi che offre il CT, copre una percentuale significativa delle spese sostenute (può andare dal 40% al 65%), a seconda del tipo di intervento. In particolare, si può ottenere:
- Fino al 65% per la demolizione e la ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB).
- Fino al 40% per interventi come isolamento delle pareti e delle coperture, sostituzione di finestre con soluzioni più efficienti, utilizzo di tecnologie di building automation e passaggio a caldaie a condensazione.
- Fino al 50% per interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F (quelle con un numero di gradi giorno superiore a 2.100) e fino al 55% se combinati con la sostituzione delle finestre, collegati ad altri impianti come caldaie a condensazione, pompe di calore o solare termico.
*i gradi giorno sono la differenza tra la temperatura giornaliera media e i 20°C che solitamente si registrano in casa.
- Fino al 65% per la sostituzione di vecchi impianti con pompe di calore, caldaie a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.
Inoltre il CT copre il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le Pubbliche Amministrazioni (e le ESCO che agiscono per loro conto), mentre per i soggetti privati e le cooperative di abitanti e sociali, finanzia il 50% di tali spese.
Conclusione
Il Conto Termico 2.0 rappresenta una pietra miliare nella promozione dell’efficienza energetica e nell’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale.
Con una serie di vantaggi, una procedura ben definita e la possibilità di promuovere la sostenibilità in vari contesti, questo strumento si configura come un catalizzatore fondamentale per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e resiliente.
È cruciale continuare a promuovere e supportare iniziative come il Conto Termico 2.0 per garantire un futuro energetico più sostenibile e promettente per le generazioni future.