Come ottenere la lettera C in camera di commercio? I requisiti per responsabili tecnici
- 2 Novembre 2022
- E-Lab Formazione
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Sei un installatore e hai deciso di metterti in proprio oppure sei dipendente di un’impresa a cui manca un responsabile tecnico qualificato per la lettera c?
L’abilitazione alla lettera C secondo DM 37/08 in Camera di Commercio è un requisito necessario per poter certificare gli impianti e rilasciare la dichiarazione di conformità.
Facciamo chiarezza su come richiedere la lettera ministeriale, chi deve richiederla e come si ottiene?
DM 37/08: gli ambiti di applicazione
Il Decreto Ministeriale 37/08 specifica le regole per l’installazione a norma di legge degli impianti all’interno degli edifici. Il DM 37/08 si applica a 7 diverse tipologie di impianto:
- Impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l’automazione di porte, cancelli e barriere;
- impianti radiotelevisivi, antenne, impianti elettronici deputati alla gestione e distribuzione dei segnali tv, telefono e dati, anche relativi agli impianti di sicurezza compresi gli impianti in fibra ottica, nonché le infrastrutture necessarie ad ospitare tali impianti;
- impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali;
- impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie;
- impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali;
- impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili;
- impianti di protezione antincendio.
Per il settore termoidraulico, il punto di riferimento è la lettera C, che fa riferimento a impianti di:
- Riscaldamento;
- Climatizzazione;
- Condizionamento;
- Refrigerazione;
- Evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense
- Ventilazione ed aerazione dei locali.
Se sei abilitato a certificare impianti di riscaldamento e climatizzazione, potrai ufficialmente dimostrare di aver installato un impianto in modo corretto, secondo le norme di sicurezza dettate dalla normativa vigente.
L’installatore che ottiene l’abilitazione alla lettera C presso la propria Camera di Commercio viene nominato “Responsabile tecnico”.
Mettiamo il caso che tu abbia deciso di aprire una ditta individuale oppure che tu sia un dipendente di un’impresa che opera nel settore termoidraulico: se non è presente la figura del Responsabile Tecnico, la Dichiarazione di Conformità (Di.Co in gergo comune) dell’impianto non potrà essere rilasciata. Il motivo risiede nell’obbligo di firma da parte del Responsabile Tecnico.
Attenzione, perché l’installatore ha responsabilità contrattuali relative alla conformità dell’impianto. La mancanza o la compilazione errata della Dichiarazione di Conformità prevede sanzioni amministrative da parte dell’installatore che vanno dai €100 ai €1000, in base alla tipologia e complessità dell’impianto e al grado di pericolosità.
I requisiti del responsabile tecnico
L’installatore termoidraulico nominato “Responsabile tecnico” deve possedere i requisiti previsti dall’art. 4 del DM 37/08.
Per verificare il possesso dei suddetti requisiti occorre consultare la propria Camera di Commercio.
Ad ogni modo, è considerato requisito idoneo uno dei seguenti:
- diploma di laurea in materia tecnica specifica tra cui le lauree quinquennali in Ingegneria, Fisica o Architettura presso un’università statale o legalmente riconosciuta;
- diploma di tecnico superiore, ottenuto presso Istituti Tecnici Superiori, Area Tecnologica – Efficienza Energetica;
- diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo, relativa a impianti termoidraulici di riscaldamento, climatizzazione e condizionamento. La formazione deve essere seguita da un periodo di esperienza lavorativa;
- titolo di studio o attestato di formazione professionale, rilasciato da Centri di formazione professionale, previo periodo di esperienza dimostrabile;
- prestazione lavorativa alle dipendenze di una impresa dello stesso settore per cui l’operaio richiede l’abilitazione alla lettera (ossia termoidraulico);
- attività di collaborazione tecnica presso imprese abilitate del settore attività di tecnico impiantista nel periodo precedente il 13 marzo 1990, come titolare o socio partecipante al lavoro di impresa del settore (ancorché non più operante) regolarmente iscritta all’Albo Imprese Artigiane o al Registro delle Ditte per una durata non inferiore ad un anno.
Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
⚠ ATTENZIONE!
Per gli impianti di condizionamento e refrigerazione e per alcune tipologie di pompe di calore, gli operatori che si occupano della manutenzione ordinaria su impianti che contengono gas fluorurati devono possedere il Patentino F-Gas e la Certificazione Azienda F-Gas.
La manutenzione ordinaria solitamente comprende:
- Il controllo dell’ossidazione, e delle vibrazioni delle parti mobili e dei supporti motore
- Il lubrificazione del perno del ventilatore e dei cuscinetti della ventola
- Lo smontaggio e lavaggio dei filtri di plastica e delle griglie
- La verifica di eventuali perdite di gas refrigerante
- La sanificazione dell’impianto
Per l’installazione e la manutenzione straordinaria degli impianti contenenti gas refrigeranti è necessario aver conseguito entrambe le certificazioni F-gas ed essere abilitati alla lettera C.
A differenza della manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria prevede:
- La ricarica del gas refrigerante
- La pulizia della batteria con prodotti specifici
- La verifica del corretto funzionamento del circuito refrigerante e risoluzione guasti al motore o agli split
- La verifica della pressione d’esercizio dell’impianto e del compressore
- La verifica dei collegamenti delle tubature
- La verifica dello scarico di condensa se utilizzato in pompa di calore
Le competenze del responsabile tecnico termoidraulico
Il responsabile tecnico termoidraulico deve possedere determinate competenze teoriche e operative:
- conoscenza delle normative vigenti circa la sicurezza, per la l’installazione di impianti a norma
- approfondita conoscenza teorica dei principi di termoidraulica e impiantistica;
- capacità di organizzazione e coordinamento del lavoro
- conoscenza degli strumenti necessari per il collaudo degli impianti
- conoscenza delle tecniche di montaggio, taratura degli impianti, nonché tecniche di posa delle condutture e saldatura
- abilità nel disegno tecnico.
I compiti del Responsabile Tecnico
L’installatore termoidraulico qualificato si occupa di numerose mansioni.
- Pianifica un modello per la progettazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di climatizzazione.
- Realizza impianti di depurazione dei gas di scarico, collettori solari e pompe di calore, nonché condutture per gas e acqua, piscine e impianti di deumidificazione.
- Si occupa, inoltre, dell’installazione di caldaie, rubinetterie, bruciatori a gasolio e a gas e impianti per lo scarico delle acque piovane.
- Tra le mansioni rientrano anche il controllo degli impianti e la manutenzione degli stessi.
In virtù dei requisiti posseduti, ha l’autorizzazione a rilasciare dichiarazioni di conformità degli impianti realizzati.
Conclusioni
Per concludere, rilasciare la dichiarazione di conformità di impianti termoidraulici richiede il riconoscimento della lettera ministeriale C presso la Camera di Commercio: l’esperienza nel settore non basta.
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