Continua in modo costante l’aumento delle imprese e persone iscritte al Registro F-Gas e di quelle certificate. Secondo i dati forniti da Unioncamere ed Ecocerved riferiti al Regolamento 303 (refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore) al 30 giugno risultavano iscritte 48.262 imprese (22.088 quelle certificate) e 76.546 persone (54.586 certificate).
I dati testimoniano che il rapporto imprese iscritte/certificate è passato dal 29% del gennaio 2015 al 45% attuale, sono oggi maggiormente consapevoli della necessità di certificarsi per poter continuare ad operare nel settore. Eppure, in queste ore, il Ministero dell’Ambiente sta inviando tramite PEC una lettera nella quale si invitano le circa 30 mila imprese iscritte al Registro Nazionale F-GAS ma non ancora certificate ad accedere al sito F-Gas per compilare e inviare un questionario all’indirizzo web www.fgas.it/questionario (“Questionario riservato alle imprese non certificate, iscritte al Registro FGas”) in cui si chiede il motivo della mancata certificazione.
A questo proposito, è utile ribadire che una volta che la normativa per le imprese che si occupano di installazione e manutenzione di impianti contenenti f-gas prevede di adempire a due percorsi di iscrizione e certificazione differenti:
- il primo riguardante la persona che opera sull’impianto: iscrizione al Registro Nazionale F-Gas (con rilascio di numero di iscrizione “PR” seguito da 6 cifre) e poi conseguimento della certificazione personale (ovvero il documento comunemente chiamato “Patentino F-Gas”, riportante il relativo numero di certificazione)
- il secondo percorso riguarda invece l’impresa: iscrizione al Registro Nazionale F-Gas questa volta come impresa (il certificato rilasciato avrà un numero di iscrizione che incomincerà con “IR” seguito da 6 cifre) e successivamente la certificazione aziendale: essa consiste nella predisposizione di un Piano della Qualità verificato da un ente di certificazione accreditato, il quale rilascerà poi il certificato aziendale riportante il numero di certificazione.
L’iniziativa ministeriale, pensata nel quadro delle attività di vigilanza e controllo, sottende la supposizione che un’impresa iscritta al Registro F-Gas ma non certificata eserciti abusivamente l’attività.
Il Ministero chiede di riferire sul perché tale certificazione non sia stata ancora ottenuta e impone all’impresa di motivarne le ragioni attraverso l’accesso al sito F-Gas, entro 15 giorni.
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